venerdì, gennaio 05, 2007

Fuoco Fatuo



Je me tue parce que vous ne m'avez pas aimé,
parce que je ne vous ai pas aimés. Je me tue parce que nos rapports furent laches,
pour resserrer nos rapport. Je laisserai sur
vous une tache indélébile.




Fuoco Fatuo.

Come brace nelle narici
neve bollente nelle vene
fuoco fatuo fende il cuore.
Musica e sangue dalle dita
vita amore e morte si mescolano
in basse frequenze sincopate.
Sensazione al mattino
che non è nome e non è immagine
ma è insonnia di notte.
Speranza e incoscienza,
latenza di fragranza,
presenza-assenza.
Come neve nera nasconde
e brucia le viscere ardente
offusca e poi acceca la mente.
Costante e poi crescente
si contrae e si tende
precipitevolissimevolmente.
Inconsistente piacere ubriaca
e annega lo spazio e il tempo
in effimere dicotomie di corpi.
Insoddisfatto continuo a cercare
stanco persino di creare.
Convinto già di sbagliare.
Dario
insoddisfazione>di cosa?>quando?>perchè?>è lecito alla mia età>cosa è lecito e cosa non lo è?>che cosa è davvero importante?>è lecito alla mia età?>dov'è che ci si aggrappa per non cadere?>ah si, l'importante è che ci sia qualcuno>ma un qualcuno qualunque?>e quando ci si ferma?>quand'è che si realizza e ci si ferma?>e se mi sentissi davvero debole>sarebbe meglio?>sarebbe facile>è facile sentirsi deboli, inadeguati>la malattia elimina le responsabilità>è davvero giusto?>è davvero divertente?>forse no>ho bisogno di creare qualcosa che nasca dalla gioia>devo sperimentare>devo spiccare il volo>oppure morire>è più facile>COL CAZZO!!!<

In ascolto: un dialogo tratto dal film 'Les Feu Follet' (Fuoco Fatuo) [1963] di Louis Malle.



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